DALLA STAMPA – ASSENTEISMO: ARSENALE SPEZIA, INDAGINE SU 15 ADDETTI; A SANREMO LICENZIATO DICIANNOVESIMO DIPENDENTE COMUNE – Ansa (5 febbraio 2016)

DALLA STAMPA – “ASSENTEISMO: ARSENALE SPEZIA, INDAGINE SU 15 ADDETTI; A SANREMO LICENZIATO  DICIANNOVESIMO DIPENDENTE COMUNE” – da Ansa del 5 febbraio 2016 – Anche all’Arsenale militare della Spezia è stato applicato il “modello Stachanov”, sperimentato con successo dalla Guardia di finanza di Imperia nell’ottobre 2015 e che ha portato a smantellare un sistema consolidato di assenteismo al Comune con 196 indagati, qualche arrestato e 19, per ora, licenziati. Dunque anche alla Spezia, e nel “fortino” dell’Arsenale militare, è arrivata l’onda lunga della Stachanov con l’unica differenza che a indagare stavolta sono i carabinieri per la Marina, il nucleo dell’Arm “’dedicato” alla Marina militare.

Proprio i carabinieri per la Marina hanno depositato al capo della procura spezzina Maurizio Caporuscio la loro informativa in questi giorni. Informativa che contiene 15 nomi di altrettanti dipendenti e che diventerà il cuore dell’indagine sulla presenza di “furbetti all’Arsenale”.

Il contenuto dell’informativa è ovviamente riservato ma secondo le prime indiscrezioni sembra che alcuni dipendenti – non è dato sapere se civili o militari – eseguivano lo stesso gioco di prestigio con il proprio e in alcuni casi altrui cartellino già sperimentato dai dipendenti comunali di Sanremo. C’è chi timbra prima di uscire, chi esce subito dopo aver timbrato, chi fa timbrare da altri e così via. Certi iperbolici maneggi di cartellini non erano sfuggiti ai carabinieri che comunque, secondo quanto appreso, sarebbero stati sollecitati a indagare addirittura dalla direzione dell’Arsenale militare.

Certo è che le posizioni finite sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri e da oggi in poi al centro della indagine coordinata dalla procura sono 15. Un numero che, dicono fonti ben informate, sarebbe pure destinato a salire.

Intanto a Sanremo, dove la Guardia di finanza nell’ottobre scorso ha provveduto a indagare 196 dipendenti, pari al 72% della forza lavoro del Comune, e a eseguire 35 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per un totale di 231 persone, prosegue molto alacremente il lavoro della Commissione disciplinare.

Dopo il licenziamento di 18 persone tra cui il “vigile in mutande” e l’impiegato canoista, ha perso il lavoro pure un ingegnere del Comune che, secondo l’accusa, timbrava e faceva timbrare in modo affatto ortodosso. Licenziato anche lui, e secondo quanto si dice nell’entourage comunale non sarà davvero l’ultimo. (ANSA).

Pubblicato il: 5 Febbraio 2016 alle 3:48 pm