“FOIA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ACCERTAMENTO TRIBUTARIO”, COMUNICATO STAMPA CGIL EMILIA SUI DATI RICEVUTI DA AGENTRATE

FOIA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ACCERTAMENTO TRIBUTARIO, COMUNICATO STAMPA CGIL EMILIA-ROMAGNA SUI DATI RICEVUTI DA AGENTRATE: “LA NOSTRA REGIONE AL PRIMO POSTO PER SEGNALAZIONI QUALIFICATE E INCASSI, MA ORA IL SALTO DI QUALITÀ” – di Franco Zavatti 13 febbraio 2018

Di seguito, il comunicato stampa di Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna sulle prime elaborazioni (scaricabili DA QUI) dei dati pervenuti dall’Agenzia delle Entrate sui risultati della partecipazione dei Comuni all’accertamento tributario nel periodo 2008-2016.

MODENA 
Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA 13/2/2018 
“IL SINDACATO E’ IMPEGNATO PER SPINGERE I COMUNI NEL CONTRASTO ALLA PEGGIORE EVASIONE FISCALE. I BUONI DATI IN EMILIA ROMAGNA ED I POSSIBILI MIGLIORAMENTI”

Proprio oggi la stampa locale informa che un importante comune modenese come Carpi sta lavorando per il recupero di ben 7,1 milioni evasi da propri cittadini. Non solamente da famiglie in difficoltà e bisognose, ma anche da benestanti ed imprese in funzione. 
Quel comune, giustamente, agisce col positivo riferimento al Protocollo stipulato con l’Agenzia delle Entrate che prevede segnalazioni qualificate – da parte del Municipio – di evasori sospetti e col “vantaggio” di recuperare nelle casse comunali il 100% degli importi incassati grazie alle verifiche dell’Agenzia Nazionale. 
Nella settimana appena trascorsa abbiamo concluso l’interessante elaborazione dei dati (in allegato), ancora parziali, ricevuti dalla Agenzia delle Entrate a seguito della richiesta di “accesso civico ai dati pubblici”, recentemente attivata da Cgil e Ficiesse/Associazione operatori della Guardia di Finanza e Cittadini. 
Dati numerici relativi ai risultati delle segnalazioni antievasione effettuate dai Comuni, specificatamente in alcune regioni, compresa ‘Emilia Romagna. 
Il nostro obiettivo, rinforzato con dati reali e dettagliati, è quello di sostenere – soprattutto nei tavoli della contrattazione sindacale territoriale – l’attività dei Comuni nella lotta all’evasione fiscale e ad affari in nero, con l’impegno di investire le risorse così recuperate, nei servizi sociali a vantaggio dei cittadini onesti. 
I numeri che caratterizzano il lavoro dei nostri Enti locali in regione Emilia Romagna confermano i buoni risultati ottenuti ed, al contempo, lo spazio ancora aperto per migliorarli. 
Le tabelle che riassumono questo lavoro negli ultimi anni, col decollo del Protocollo fra Comuni ed Agenzia delle Entrate, confermano l’Emilia Romagna al 1° posto nazionale
– Con 186 Municipi, sul totale di 331, che in questi anni hanno prodotto segnalazioni qualificate contro evasori sospetti. Dai Comuni che ne hanno inviate alcune, a quelli che ne hanno prodotte parecchie e ben documentate. 
– Esattamente n° 31.731 segnalazioni emiliano-romagnole, rispetto alle 93.693 del totale nazionale (!!). Cioè il 33,8%. 
– Con un ristorno incassato dai nostri Comuni di ben 36,39 milioni, rispetto ai 100,86 del totale nazionale. 
Nello specifico, i nostri risultati regionali sono così caratterizzati: 
– Il meglio è nei 38 comuni sui 47 della provincia di Modena, con 6.342 segnalazioni ed un incasso totale di 10,3 milioni. 
– Dalla provincia di Bologna, con 38 su 55 comuni che hanno segnalato 4.585 volte ed incassato 8,63 milioni. 
– I 26 comuni reggiani su 42, con 4.471 casi inviati e 5,9 milioni di ristorno. 
– E poi Rimini, Forlì, Ravenna, Parma, Ferrara ed ultima Piacenza con 1.858 segnalazioni e 0,84 milioni di incasso. 
E’ utile infine sottolineare le “entrate” più virtuose – con incassi superiori al milione ciascuno – per 6 comuni medio/piccoli, ma maggiormente impegnati in questi anni a segnalare con fondatezza: Cesena, Formigine, Castel S.Pietro, Mirandola, Soliera e Carpi.
Ottimi risultati che confermano la possibilità/necessità di andare oltre, nell’interesse collettivo. 
In primis, spingendo i tanti Comuni che ancora NON lo fanno (o troppo poco) ad organizzare i propri uffici e personale dedicato, per “osservare” gli immancabili fenomeni di economia irregolare ed evasiva pure presente nei loro territori. 
Proprio per lavorare meglio, anche sindacalmente, su questo sacrosanto obiettivo, abbiamo chiesto ulteriori dati numerici più specifici e dettagliati alla Agenzia Nazionale delle Entrate. 
Richieste utili e dati disponibili, ma finora non concessi e perciò oggetto di ricorso congiunto di Cgil e Ficiesse. 
Sapere, in ogni territorio, quante segnalazioni inviate dai Comuni sono state realmente esaminate, ben fondate e documentate, che vanno in porto e quante invece risultano cestinate per insufficienza di dati, e quante ancora non vagliate ? 
Numeri e non nomi, però molto utili al rafforzamento delle barriere contro il ladrocinio fiscale. 

FRANCO ZAVATTI, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna 

Pubblicato il: 13 Febbraio 2018 alle 3:37 pm